Descrizione del Progetto
“Il borghese gentiluomo reloaded” nasce dall’idea di rivisitare il classico di Moliere in chiave commedia dell’arte italiana. Quasi tutti i personaggi dell’opera originale, infatti, sono riconducibili ad una maschera italiana, così come la trama trae ispirazione dai canovacci utilizzati nel XVI secolo: intrighi, travestimenti, amori contrastati…
Moliere, quale grande drammaturgo, aggiunge spessore ai personaggi e intensità drammatica, quel tanto che basta a far sorridere gli attori insieme al pubblico delle nostre proiezioni, delle nostre equivoche ambizioni sociali. Grandi sentimenti e piccoli uomini rappresentati magistralmente da una compagnia di attori istrionici, sempre pronti a improvvisare e cambiare per dar voce alle ragioni del proprio personaggio.
Uno spettacolo vivo e pulsante, di gioco nel gioco, di teatro nel teatro, che vuole divertire ma anche ridere amaramente di noi.
L’impianto scenico evoca la grande teatralità insita nella commedia dell’arte: paraventi in tessuto, tappeto, baule, maschere e costumi…tutto è in funzione di una messa in scena dichiarata: gli attori sono colonna sonora, indossano le maschere a vista, entrano nei panni dei propri personaggi nel momento in cui varcano la linea (simbolica) di una porta, eseguono la partitura testuale con destrezza ed improvvisazione, ma nel momento in cui escono dalla finzione sono presenti e tesi all’ ascolto del pubblico.
Siae: testo tutelato. Musiche di scena non presenti
Genere: spettacolo comico adatto a tutte le età
Durata: 1 h 40 min circa
Tempi di montaggio della scenografia: 50 minuti
Spazio scenico ideale: 7 m (L)x 5 m(P)
Service audio: nessuno. Microfoni ambientali ove necessario
Service luci: n°8 PC 1000 watt per un effetto piazzato, più l’utilizzo di altri fari già presenti in loco. Cavi, ganci e quanto serve per l’allestimento luci
La Compagnia viaggia con n° 5 persone di cui: n° 4 artista + n° 1 staff
E’ disponibile un DVD dello spettacolo
CV
Lo spettacolo è stato ideato da Luca Mascia e scritto nel 2004 da Fiona Dovo. Vede la sua prima messa in scena per opera di Corrado Accordino, direttore artistico del Teatro Binario 7 di Monza.
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